
Ciao sono Silvia, Counselor maieutica e parental counselor per genitori e persone in cerca della propria direzione e del proprio passo, senza perdere la bussola.

Ti è mai capitato di trovarti nel bel mezzo di una discussione con il tuo partner e sentire all'improvviso le parole di tua madre uscire dalla tua bocca? O di reagire a una situazione con i tuoi figli esattamente come facevano i tuoi genitori, nonostante tu avessi giurato di comportarti diversamente?
Questi momenti di déjà-vu emotivo sono più comuni di quanto pensiamo e ci ricordano quanto profondamente le dinamiche della nostra famiglia di origine influenzino il modo in cui viviamo e gestiamo i rapporti nella nuova famiglia che stiamo costruendo.
Quando formiamo una nuova famiglia, non arriviamo mai a mani vuote. Portiamo con noi un bagaglio fatto di modelli relazionali, schemi comunicativi e reazioni emotive che abbiamo assorbito durante la crescita. Il pedagogista Daniele Novara definisce questo insieme di credenze e comportamenti appresi "copione educativo": una sorta di script invisibile che guida le nostre scelte genitoriali ed educative, spesso in modo del tutto inconsapevole.
Il copione educativo è quella forma ricevuta con l’educazione che segna profondamente ciascuno di noi e in un certo senso ne definisce la struttura stessa della personalità. Il copione pedagogico condizione l'approccio che abbiamo nei confronti della vita e si struttura durante l'infanzia a partire dall'educazione ricevuta. Questo processo avviene nei primi anni di vita dalla nascita al sesto anno, quando la dipendenza delle figure genitoriali è massima e le difese del bambino sono quasi inesistenti.
Questo copione può essere una risorsa preziosa quando raccoglie strategie efficaci e valori costruttivi, ma talvolta diventa un fardello che genera problemi in famiglia e alimenta conflitti familiari apparentemente inspiegabili. La sfida sta nel riconoscere quali parti del nostro copione vogliamo mantenere e quali invece necessitano di essere riscritte.
I nodi irrisolti con la famiglia di origine sono come fili invisibili che collegano il nostro presente al nostro passato. Quando non li riconosciamo, rischiamo di ripetere dinamiche disfunzionali o di reagire in modo sproporzionato a situazioni che, in realtà, riattivano vecchie ferite mai completamente guarite.
Sarah, una delle mamme che seguo nel mio percorso di parent counseling, mi raccontava di come ogni volta che suo figlio adolescente alzava il tono della voce, lei si sentiva sopraffatta da un'ansia paralizzante. "È come se tornassi bambina", mi confessava, "quando mio padre urlava e io non sapevo mai cosa aspettarmi".
Questa esperienza illustra perfettamente come i conflitti familiari del presente possano essere amplificati da echi del passato. Sarah non stava solo reagendo al comportamento di suo figlio, ma anche ai suoi ricordi di impotenza e paura vissuti nella sua famiglia di origine.
Come possiamo accorgerci quando stiamo trascinando irrisolte dinamiche del passato nella nostra famiglia attuale? Ci sono alcuni segnali che vale la pena osservare con gentile attenzione.
Le reazioni emotive intense e apparentemente sproporzionate sono spesso un campanello d'allarme. Quando ci troviamo a reagire con rabbia, tristezza o ansia in modo eccessivo rispetto alla situazione presente, potrebbe essere che stiamo rivivendo emozioni antiche.
Anche i pattern ripetitivi nella comunicazione familiare meritano attenzione. Se ci accorgiamo di cadere sempre negli stessi schemi di discussione o di conflitto, indipendentemente dall'argomento specifico, probabilmente stiamo riproducendo dinamiche apprese nella nostra famiglia di origine.
Affrontare questi nodi irrisolti richiede coraggio e compassione verso noi stessi. Non si tratta di colpevolizzare i nostri genitori o di rimuginare su un passato che non possiamo cambiare, ma di sviluppare una consapevolezza che ci permetta di scegliere consciamente come vogliamo essere nella nostra famiglia attuale.
Marco, un papà che ha attraversato questo processo di consapevolezza, mi ha condiviso come la comprensione dei suoi schemi familiari abbia trasformato il rapporto con i suoi figli. "Ho realizzato che il mio bisogno di controllo estremo derivava dalla sensazione di caos che provavo da bambino", mi spiegava. "Una volta compreso questo, ho potuto allentare la presa e permettere ai miei figli di essere più autonomi".
I problemi in famiglia non sono necessariamente qualcosa da eliminare completamente, ma piuttosto opportunità per crescere insieme e rafforzare i legami. Quando riusciamo a identificare quali dinamiche appartengono al nostro passato e quali invece nascono dalle sfide legittime del presente, possiamo affrontare i conflitti con maggiore chiarezza e serenità.
La comunicazione diventa più autentica quando non è filtrata dalle paure o dalle aspettative ereditate dalla famiglia di origine. Possiamo finalmente ascoltare davvero cosa stanno dicendo i nostri cari, invece di sentire gli echi di vecchie conversazioni mai concluse.
Lavorare sui nodi irrisolti con la famiglia di origine e sul proprio copione educativo non significa rinnegare le proprie radici o dimenticare ciò che abbiamo ricevuto di buono. Al contrario, ci permette di fare una selezione consapevole, tenendo quello che ci serve per costruire la famiglia che desideriamo e lasciando andare ciò che non ci appartiene più.
Questo processo di consapevolezza ha un effetto liberatorio non solo su di noi, ma sull'intera famiglia. I figli crescono in un ambiente più autentico, dove i conflitti vengono affrontati per quello che sono realmente e non come proiezioni di dinamiche passate.
Risolvere i nodi irrisolti con la famiglia di origine non è un processo che si completa una volta per tutte. È un viaggio di consapevolezza che continua nel tempo, fatto di piccole scoperte quotidiane e momenti di comprensione che illuminano il nostro modo di stare in famiglia.
Ogni volta che scegliamo di rispondere invece che reagire, ogni volta che riconosciamo un'emozione del passato nel presente, ogni volta che decidiamo consciamente di interrompere un pattern disfunzionale, stiamo scrivendo una nuova storia per la nostra famiglia.
La strada verso una famiglia più serena e autentica passa attraverso la comprensione di noi stessi e delle dinamiche che ci hanno formati. Non è sempre facile, ma è un regalo prezioso che facciamo a noi stessi e a coloro che amiamo.
Se senti di portare con te nodi irrisolti dalla tua famiglia di origine, se riconosci pattern che vorresti cambiare ma non sai da dove iniziare, o se i conflitti familiari continuano a ripresentarsi nonostante i tuoi sforzi, il mio servizio di counseling maieutico Astrolabio può accompagnarti in questo viaggio di consapevolezza.
Attraverso il counseling maieutico, non ti darò soluzioni preconfezionate, ma ti aiuterò a far emergere le risposte che già esistono dentro di te. Come un astrolabio guidava i naviganti antichi nella loro rotta, questo percorso ti aiuterà a orientarti tra le dinamiche familiari, a riconoscere il tuo copione educativo e a riscriverlo consapevolmente, creando la famiglia che desideri davvero.
Contattami per scoprire come possiamo lavorare insieme alla serenità della tua famiglia.
Sono Silvia Raldi, counselor maieutica e parent counselor. Aiuto le persone a intraprendere la propria strada e ad avere relazioni migliori con sé stesse, in famiglia e con gli altri.
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