
Ciao sono Silvia, Counselor maieutica e parental counselor per genitori e persone in cerca della propria direzione e del proprio passo, senza perdere la bussola.

Ti è mai capitato di rimanere paralizzato di fronte a una scelta importante? Di vivere un conflitto interiore? Quel momento in cui senti che la tua vita potrebbe cambiare direzione, ma la paura di prendere decisioni ti blocca completamente? Se stai leggendo queste righe, probabilmente ti trovi proprio in questa situazione e ti stai dicendo "non riesco a prendere decisioni" mentre il tempo scorre inesorabile.
La paralisi decisionale è molto più comune di quanto pensi. Quando ci troviamo di fronte a prendere decisioni difficili, il nostro cervello entra in una modalità di protezione che, paradossalmente, ci impedisce di muoverci verso ciò che desideriamo davvero. È come se ci trovassimo a un bivio con la nebbia fitta che ci impedisce di vedere chiaramente quale strada prendere.
Ma cosa succede quando rimaniamo bloccati in questo limbo? Il tempo passa, le opportunità si dissolvono e quella sensazione di essere in balia degli eventi diventa sempre più opprimente. La verità è che ogni giorno in cui non scegli, stai comunque facendo una scelta: quella di rimanere dove sei.
Durante la mia pratica di counseling maieutico, ho scoperto che spesso non è la mancanza di informazioni a bloccarci, ma piuttosto l'incapacità di fare chiarezza su tre elementi fondamentali che governano ogni decisione significativa. Questi tre pilastri formano quello che chiamo "il triangolo della chiarezza": i tuoi desideri, le tue risorse e le tue azioni.
Oggi voglio condividere con te tre domande potenti che possono aiutare a superare la paralisi decisionale. Non sono domande banali, ma vere e proprie chiavi che aprono la porta verso una visione lucida del tuo prossimo passo.
Sembra una domanda semplice, eppure è qui che molti si perdono. Quando abbiamo paura di prendere decisioni, spesso è perché non abbiamo mai davvero chiarito cosa desideriamo nel profondo. Non sto parlando di quello che dovresti volere secondo la società, la famiglia o le aspettative altrui, ma di ciò che il tuo cuore sussurra quando tutto tace.
Questa domanda ti invita a scavare oltre le paure e i "dovrei". Ti chiede di essere onesto con te stesso, di dare voce a quella parte di te che sa esattamente dove vuole andare ma che spesso viene silenziata dal rumore delle preoccupazioni quotidiane.
Ricordo una cliente che continuava a ripetere "non so cosa voglio" quando parlava del suo futuro professionale. Ma quando le ho chiesto di immaginare una giornata perfetta, i suoi occhi si sono illuminati e ha iniziato a descrivere dettagliatamente il lavoro che sognava di fare. Il desiderio c'era, aveva solo bisogno di essere riconosciuto e onorato.
Spesso la paura di prendere decisioni nasce proprio dall'aver perso il contatto con i nostri veri desideri. Quando non sai cosa vuoi, ogni strada sembra ugualmente rischiosa o sbagliata. Ma quando hai chiarezza sui tuoi desideri autentici, la decisione diventa molto più semplice: si tratta di scegliere ciò che ti avvicina a quello che vuoi davvero.
Una volta che hai chiarito cosa vuoi, è tempo di fare un inventario onesto delle tue risorse. Questa domanda non è pensata per limitarti o scoraggiarti, ma per aiutarti a costruire un ponte realistico tra dove sei ora e dove vuoi arrivare.
Le tue risorse non sono solo quelle materiali o finanziarie. Includono le tue competenze, le tue esperienze, la tua rete di contatti, il tempo che hai a disposizione, la tua creatività, la tua determinazione. Include anche le lezioni che hai imparato dai fallimenti passati e la saggezza che hai accumulato lungo il cammino.
Spesso quando diciamo "non riesco a prendere decisioni", in realtà stiamo dicendo "non vedo come posso realizzare quello che voglio con quello che ho". Ma qui sta la magia: quando fai un inventario completo delle tue risorse, scopri di avere molto più di quanto pensassi. E quando non hai tutto quello che serve, puoi iniziare a pianificare come ottenerlo.
Questa domanda ti aiuta anche a distinguere tra ciò che puoi controllare e ciò che non puoi controllare. La serenità nelle decisioni nasce spesso dall'accettare i nostri limiti attuali mentre lavoriamo per espanderli. Non puoi controllare tutti gli esiti, ma puoi controllare le tue azioni e il tuo impegno.
Questa è la domanda dell'azione, quella che trasforma i sogni in realtà e le intenzioni in risultati concreti. Dopo aver chiarito cosa vuoi e cosa puoi fare, è tempo di decidere cosa farai effettivamente.
Qui entriamo nel territorio della responsabilità personale. Non importa quanto siano chiari i tuoi desideri o quanto siano abbondanti le tue risorse: senza azione, rimangono solo potenzialità inespresse. Questa domanda ti chiede di impegnarti, di scegliere un percorso e di iniziare a camminare.
Ma attenzione: "cosa fai" non significa necessariamente fare tutto subito. Significa decidere il primo passo concreto che puoi compiere oggi, domani, questa settimana. Significa trasformare l'energia dell'indecisione nell'energia del movimento, anche se piccolo.
La paura di prendere decisioni spesso nasce dalla convinzione che dobbiamo avere tutto chiaro prima di iniziare. Ma la verità è che la chiarezza arriva camminando. Ogni passo che fai ti offre nuove informazioni, nuove prospettive, nuove possibilità che non potevi vedere quando eri fermo.
La magia accade quando queste tre domande lavorano insieme. Il tuo desiderio ti dà la direzione, le tue possibilità ti danno gli strumenti, le tue azioni ti danno il movimento. Non hai bisogno che tutti e tre gli elementi siano perfetti o completi per iniziare. Hai bisogno che siano sufficientemente chiari da permetterti di fare il prossimo passo.
Quando ti trovi di fronte a una decisione difficile, siediti con queste tre domande. Scrivile su un foglio, riflettici sopra, discutine con una persona di fiducia. Lascia che lavorino dentro di te fino a quando non senti che la nebbia inizia a diradarsi.
Quella che nasce dall'intersezione tra ciò che desideri nel profondo, ciò che puoi fare realisticamente e ciò che sei disposto a mettere in pratica. È lì, in quel punto di incontro, che trovi la strada che fa per te.
Se dopo aver letto questo articolo senti che hai bisogno di un supporto più approfondito per navigare attraverso le tue decisioni importanti, la sessione di counseling maieutico Sestante può essere lo strumento che fa per te. Come l'antico strumento di navigazione che aiutava i marinai a orientarsi guardando le stelle, Sestante ti accompagna a trovare la tua personale bussola interiore.
Attraverso il metodo maieutico che risveglia le tue risorse nascoste, potrai esplorare con maggiore profondità le tre domande fondamentali: cosa vuoi davvero, quali sono le tue reali possibilità e come trasformare le tue intenzioni in azioni concrete. Non ti dirò io cosa devi fare, ma ti aiuterò a far emergere le risposte che sono già dentro di te, raggiungendo esiti trasformativi, soddisfacenti e sostenibili .
Se senti che è arrivato il momento di smettere di rimandare e di iniziare a costruire la vita che desideri, contattami per scoprire come Sestante può supportarti in questo viaggio di scoperta e trasformazione.
Sono Silvia Raldi, counselor maieutica e parent counselor. Aiuto le persone a intraprendere la propria strada e ad avere relazioni migliori con sé stesse, in famiglia e con gli altri.
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