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Come rafforzare l'autostima di tuo figlio

15 Settembre 2025 •   
L'autrice tiene in mano un quaderno con scritto: "Follow your dream"

Se stai leggendo questo articolo, probabilmente hai notato che tuo figlio attraversa momenti altalenanti. Forse lo vedi esitare davanti a nuove sfide, sentire commenti come "non sono bravo" o "gli altri sono meglio di me", oppure osservi che fatica a esprimere le sue opinioni. La bassa autostima in adolescenza è più comune di quanto si possa pensare, e come genitore ti trovi a chiederti come aiutarlo a credere di più in se stesso.

L’adolescenza è un periodo di scoperta di sé stessi, in cui i ragazzi sperimentano chi sono, cosa rappresentano e come si inseriscono nel mondo. Questa ricerca dell'identità è una parte fondamentale dello sviluppo dell'autostima e della convinzione interiore del proprio valore e delle proprie capacità. In questa fase delicata, l'autostima può oscillare come un pendolo, influenzata dai cambiamenti fisici, dalle relazioni sociali e dalle prime grandi sfide della vita. Gli adolescenti devono destreggiarsi tra pressioni scolastiche, amicizie in evoluzione, aspirazioni romantiche, dinamiche familiari e l'influenza onnipresente dei social media.

Comprendere l'autostima negli adolescenti

L’autostima si comincia a costruire durante i primissimi anni di vita e rappresenta il valore che ogni individuo attribuisce a sé stesso. Le esperienze positive e i successi contribuiscono a rafforzarla, mentre critiche eccessive o trascuratezza possono danneggiarla. E' una qualità che si sviluppa nel tempo, in un percorso fatto di piccole vittorie,  inciampi e occasionali momenti di smarrimento.

Ognuno di noi sviluppa un' idea di sé sulla base di come viene trattato o visto dagli altri. L'immagine che gli altri ci rimandano, diventa piano piano ciò che pensiamo di noi stessi. Allo stesso modo, gli altri sono influenzati dal giudizio che noi ci diamo e tendono a vederci come noi ci vediamo.

In questo gioco di rispecchiamento e rimandi, emerge l'importanza di uno "sguardo" benevolo e non giudicante, non solo nei primi anni dell'infanzia, ma anche nelle fasi successive: la ricercatrice Sarah-Jane Blackmore nel libro "Inventare se stessi" afferma che il solo essere guardati è associato a una maggiore attività della corteccia prefrontale mediale, una zona chiave di ciò che viene definita "cervello sociale", coinvolta nella comprensione delle relazioni con gli altri.

Quando un adolescente acquisisce una comprensione chiara delle sue capacità e si sente apprezzato per le sue abilità e il suo carattere unico, l'autostima e la fiducia iniziano a fiorire. Avere fiducia in se stessi significa imparare ad affrontare gli imprevisti della vita e avere la convinzione che alla fine si riuscirà a capire come funzionano le cose, anche se ci vorranno diversi tentativi.

Come rimediare alla bassa autostima in adolescenza

Il giudizio degli altri e i confronti hanno un impatto forte sugli adolescenti, per cui ci vuole molto poco per minare l'autistima e molto tempo per costruirla. E' importante evitare le critiche continue e protratte nel tempo. Ogni adolescente è un mix unico di interessi, punti di forza e sfide, e ha bisogno della libertà di esplorare chi è, secondo i propri termini. Mettere a confronto un figlio con i suoi fratelli o i suoi coetanei, significa comunicargli involontariamente che in qualche modo "non è abbastanza” o è inadeguato alle aspettative.

Il potere delle parole quotidiane

Le parole che usi ogni giorno per comunicare sono uno strumento potente per nutrire l'autostima di tuo figlio. Non si tratta di riempirlo di complimenti di circostanza o di dirgli quanto è "speciale" senza una base concreta. E' molto più efficace lodare lo sforzo piuttosto che solo i risultati. Invece di dire "Sei bravissimo!", prova con "Mi piace l’impegno che ci hai messo!". Questo dimostra che il suo sforzo è importante tanto quanto i risultati, se non di più.

Quando tuo figlio ti racconta della sua giornata a scuola, invece di limitarti a chiedere "com'è andata?", prova ad approfondire con interesse genuino. Se ti dice di aver preso un voto basso in matematica, resisti alla tentazione di minimizzare ("non importa, la prossima volta andrà meglio") o di trasformare tutto in una lezione ("dovevi studiare di più"). Piuttosto, riconosci le sue emozioni e aiutalo a vedere la situazione da una prospettiva più ampia: "Vedo che sei deluso da questo voto. Mi racconti come hai affrontato quel problema difficile che mi avevi detto ieri sera?".

Imparare dagli errori

Imparare dagli errori è uno dei modi migliori per gli adolescenti di acquisire fiducia nelle proprie capacità. Quando tuo figlio adolescente incontra un ostacolo o commette un errore, chiedigli cosa pensa sia andato storto e cosa potrebbe fare diversamente la prossima volta. Lascia che sia lui a trovare le soluzioni, invece di precipitarti a sistemare tutto. Questo non significa abbassare le aspettative o evitare di incoraggiarlo a dare il meglio di sé. Significa piuttosto creare uno spazio emotivo dove l'errore è visto come parte naturale del processo di apprendimento, non come un fallimento personale.

Incoraggiare l'autonomia e non eccedere nella protezione

Uno degli aspetti più importanti nel supportare l'autostima di un adolescente è permettergli di sperimentare il senso di competenza attraverso l'autonomia. La risoluzione dei problemi è un'abilità fondamentale che può aumentare la fiducia in tutti i campi. Quando i ragazzi affrontano un problema da soli, acquisiscono la sicurezza che deriva dal sapere di avere gli strumenti per gestire ciò che gli capita.

Invece di affrettarti a proporre soluzioni al primo segno di difficoltà, quando tuo figlio ti sottopone un problema, prova a rispondere con "Quale pensi che sarebbe una buona soluzione?" o "Come pensi che dovresti gestirlo?". Questo può aiutarlo a iniziare a fidarsi delle proprie capacità decisionali. L'obiettivo è aiutarlo a sentirsi capace, non creare dipendenza dalle tue risposte.

Il ruolo delle passioni e dei punti di forza

Ogni ragazzo ha delle aree in cui riesce meglio e altre in cui fa più fatica. Invece di concentrarsi solo sui punti deboli da migliorare, uno dei modi più efficaci per rafforzare la fiducia in se stessi negli adolescenti è aiutarli a riconoscere e sviluppare i propri punti di forza. La fiducia spesso ha un effetto "volano": quando gli adolescenti acquisiscono sicurezza in un ambito della vita, questa tende a riversarsi in altri ambiti, creando una reazione a catena di fiducia in se stessi.

Se tuo figlio ha una passione per la musica, il disegno, lo sport o anche i videogiochi, non sottovalutare l'importanza di questi interessi nella costruzione della sua identità. Incoraggialo a partecipare ad attività che valorizzino i suoi punti di forza. Se è naturalmente portato per l'arte, suggeriscigli un corso d'arte o un progetto creativo. Se è a suo agio nei contesti sociali, esplorate opportunità di volontariato o attività di gruppo.

Spesso la bassa autostima in adolescenza nasce dalla sensazione di non essere "abbastanza bravi" negli ambiti che la società considera importanti, come ad esempio, a scuola. Ma l'autostima si nutre anche della consapevolezza di essere competenti in qualcosa, di avere una propria unicità e dei talenti da sviluppare.

Stabilire limiti e responsabilità

Gli adolescenti hanno bisogno di limiti adatti alla loro età e di definire insieme le regole a cui ci si deve attenere. Avere delle responsabilità, come le faccende domestiche o i compiti da svolgere, può dare agli adolescenti un senso di competenza e autoefficacia. Assegna loro responsabilità che possono gestire, come cucinare un pasto o svolgere una faccenda domestica. Quando i ragazzi vengono incaricati di compiti significativi, si sentiranno più capaci e importanti.

E' meglio trattenersi dal desiderio di rifare o correggere il suo lavoro se non è all'altezza dei tuoi standard. Se ti vede correggere ogni piccola cosa, potrebbero pensare che i suoi sforzi non siano mai sufficienti. Lascia che si senta orgoglioso del suo contributo, anche se non è perfetto secondo i tuoi parametri.

Gestire i momenti di bassa autostima

Ci saranno inevitabilmente momenti in cui tuo figlio si sentirà completamente scoraggiato, convinto di non valere nulla o di non essere all'altezza. In questi momenti difficili, inizia sempre dal riconoscimento delle sue emozioni: "Vedo che questa situazione ti fa soffrire" o "Capisco che in questo momento ti senti davvero giù". Lascia che esprima liberamente le sue emozioni. Offrigli conforto, ma anche incoraggiamento, dicendo che è abbastanza forte da superare la situazione.

Solo dopo che si è sentito compreso, potrai aiutarlo a guardare la situazione da prospettive diverse. Ricordagli, con esempi concreti, momenti in cui ha superato difficoltà simili o situazioni in cui ha dimostrato le qualità che ora fatica a vedere in se stesso. Non minimizzare i suoi sentimenti o non insistere affinché "si rallegri": è importante che sappia che le sue emozioni sono valide, anche se sono difficili da gestire.

Essere un modello per i figli

Gli adolescenti imparano molto osservando i propri genitori, anche se non lo ammettono. Dimostrare benevolenza verso se stessi anche quando si commettono errori, può mostrare loro che avere fiducia in se stessi non significa fare sempre tutto bene, ma sapersi riprendere quando le cose non vanno come vorremmo.

Puoi raccontargli di come ti sei ripreso da una delusione, puoi mostrargli che sei in grado di ridere dei tuoi errori e andare avanti senza abbatterti. Se ti vede essere eccessivamente critico nei confronti di te stesso, potrebbe adottare lo stesso atteggiamento.

Sostenere le relazioni sociali

Gli adolescenti sicuri di sé spesso si sentono sostenuti da relazioni positive. Incoraggiare tuo figlio a costruire una cerchia di amici e relazioni che lo sostengano può dargli una solida base su cui contare quando le cose si fanno difficili. Che si tratti di un gruppo di studio, di una squadra sportiva o di un club per hobby, il sostegno sociale fa una grande differenza. Incoraggia tuo figlio a esplorare attività che lo interessano e che lo mettano in contatto con nuovi amici, competenze ed esperienze. Questi contesti sono spesso quelli in cui metterà in pratica le sue abilità sociali, la leadership e altre capacità che aumentano la fiducia in se stesso.

La pazienza del cambiamento

Gli adolescenti spesso si comportano come se non volessero l'approvazione dei genitori; ma in fondo sapere che mamma e papà sono dalla loro parte è un enorme stimolo: non lo ammetteranno mai, gli adolescenti amano segretamente sentirsi dire che i genitori sono orgogliosi di loro.

Lo psicoterapeuta danese Jesper Juul afferma che "Il nostro senso di autostima viene alimentato quando una persona per noi importante ci vede e ci identifica per quello che siamo e quando sentiamo di essere riconosciuti e apprezzati dagli altri per quello che siamo."

Aumentare l'autostima di tuo figlio non è un processo che avviene dall'oggi al domani: richiede costanza, attenzione quotidiana e e un cambiamento di sguardo. Ci saranno giorni in cui sembrerà che ci siano progressi e altri in cui tutto sembrerà tornare indietro, come nel gioco dell’oca. Questo fa parte del normale processo di crescita.

Ogni atto di fiducia che mostri verso tuo figlio, ogni momento in cui lo ascolti senza giudizio, ogni volta che riconosci i suoi sforzi piuttosto che solo i risultati, stai fortificando le fondamenta della sua autostima e della fiducia in se stesso.

L'autostima di un adolescente è influenzata da mille fattori: gli amici, la scuola, la società, le sue esperienze, ma il tuo ruolo come genitore rimane fondamentale nel fornirgli quella base sicura da cui partire per esplorare il mondo con maggiore fiducia.

Costruisci l'autostima attraverso confini educativi efficaci

La costruzione dell'autostima passa anche da una buona gestione educativa. Stabilire confini chiari e rispettosi non limita tuo figlio, ma gli offre la sicurezza di cui ha bisogno per esplorare il mondo con fiducia. Quando un adolescente sa cosa aspettarsi e comprende le regole familiari, può concentrare le sue energie, sulla crescita personale piuttosto che sul testare continuamente i limiti.

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Sono Silvia Raldi, counselor maieutica e parent counselor. Aiuto le persone a intraprendere la propria strada e ad avere relazioni migliori con sé stesse, in famiglia e con gli altri.

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